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Un principe e la sua rosa

Immagine del redattore: SharonSharon

Aggiornamento: 24 apr 2024


Questo è un racconto basato su una storia vera, dove una principessa, prima di incontrare il suo bel principe, era finita tra le grinfie di un oscuro signore, ma non temete cari lettori perché il lieto fine ha la vittoria.

Tramite una mia compagnia di scuola, avevo conosciuto un ragazzo. Questo ragazzo era molto più grande di me però mi era parso gentile. L'apparenza si sa, alle volte inganna. Questa persona, al contrario di me, beveva molto e fumava erba di continuo.

Eravamo ancora agli inizi quando una sera, mi portò al fiume e... mi toccò. Non ero pronta, nonostante i miei 19 anni, ma, per via della dissociazione fisica che avevo all'epoca, non riuscii a difendermi. Infatti era come se mi fossi "scollegata" e vedevo la scena in terza persona.


Il mio cervello ha iniziato a lavorare: ero una brava ragazza, non potevo permettere che una persona qualunque mi toccasse, perciò decisi di forzare una relazione. Così facendo, aprii le porte a violenze fisiche ed insulti. Sperimentai l'intimità nel dolore. Non era importante se non volevo, né se avevo male. Non mi guardava nemmeno in faccia, ero solo un oggetto. Come se non bastasse, demoliva la mia autostima, sia dentro che fuori e mi sgridava spesso, nonostante io cercassi di proporre dei compromessi.


Quando Dio mi ha benedetta dividendo i nostri cammini, io sapevo di desiderare l'amore vero e di essere trattata con rispetto. Però non avevo ancora metabolizzato il mio vissuto. Qualche anno dopo, avevo incubi ricorrenti nei quali vivevo degli abusi. Con l'aiuto di un'esperta in traumi, che mi ha aiutato ad elaborare il processo, ho dovuto imparare ad accettare il mio passato. Non è stato semplice, ma sono grata perché il Signore mi incoraggiava nel mentre, su come Lui mi vedeva e su ciò che aveva in serbo per me.


Ricordo che, anche se ci provavo, non riuscivo ad immaginare di essere in una relazione sana né tanto meno ad immaginare qualcuno che mi amasse davvero. Però il Signore mi mostrava in sogno e in visione come sarebbe stato un "tocco" dell'uomo che Lui aveva scelto per me: era un tocco delicato, tenero, che mi faceva sentire una persona preziosa.

Ciò mi commuoveva alle lacrime e piangevo al Signore perché era talmente bello che non riuscivo a credere che potesse essere vero e temevo fosse un inganno.


Solo più avanti compresi che era la realtà e che molto altro avrebbe superato la mia immaginazione e fantasia. :)


Siccome avevo sperimentato il mio essere donna come essere un pezzo di carne, oltre che per la relazione disfunzionale, anche per schifose azioni di altri nei miei confronti (una volta avevo gli occhi chiusi in treno e quando li ho aperti per via della sensazione sul braccio, ho visto un ragazzo che mi fissava serio mentre si strofinava su di me. Oppure l'autista del bus che salutavo pensando fosse un padre di famiglia che, incontrandomi per strada, mi mise una mano dietro al collo e con l'altra mi temeva fermo il braccio, chiedendomi di andare a bere qualcosa con lui. Insomma, comportamenti non rassicuranti.).


Per questi motivi iniziai, in treno e in bus, a sviluppare un senso di ansia quando mi trovavo "imprigionata" vicino a dei ragazzi. Ciò mi creava disagio e nonostante cercavo di mantenere il controllo, con postura ed espressioni facciali, il mio corpo mi mandava diversi sintomi psicosomatici per avvisarmi che qualcosa non andava.

Così ne parlai con l'esperta e mi suggerì, quando possibile, di mettermi vicino ad altre donne. L'ascoltai e i risultati erano buoni. Grazie a Dio.


Però mi rimaneva una domanda:

come avrei potuto trovare l'amore della mia vita se avevo paura dei ragazzi?


Non sapevo davvero cosa fare.


Mi sforzai di provarci, ad uscire con qualche ragazzo, le cose non erano semplici ma confidavo che il Signore mi avrebbe aiutata (per via dei sogni incoraggianti che mi donava).

Mi ricordo ancora la mia dolce eomma dirmi che il Principe azzurro non mi avrebbe suonato alla porta.


In treno cominciai a notare un ragazzo che veniva nella mia scuola. Lo vedevo sempre solo e mi chiedevo se avesse degli amici. Pregai per 3 mesi al Signore, chiedendoGli se era opportuno andarci a parlare o se avrebbe portato altre persone. Non volevo finire nei guai.


Parlandone e pregandoci sopra con delle amiche, alla fine presi coraggio e ci andai a parlare. Indovinate un pò? Diverse volte il mio stomaco mi mandava segnali per ricordarmi di mantenere dei confini, dei limiti, ma pensate che io li abbia ascoltati? No. :') Romani 8:28

"Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il Suo proposito."


Sono certa che il Signore ha tenuto conto delle mie esperienze e delle mie mancanze. Ignoravo volontariamente le bandierine rosse, sperando ingenuamente di sbagliarmi e arrivai alla fatidica serata dove mi fece conoscere i suoi amici, tutti tranne uno: Kilian, il quale non era potuto venire e avevo sentito solo tramite audio Whatsapp.


Quella sera, le famose bandierine rosse ignorate, hanno dato i loro frutti.

Il ragazzo, mettendomi le mani sulla schiena, anche se non aveva cattive intenzioni, e dicendo certe cose, insieme ai suoi amici, che mi hanno "triggerata", ha scatenato in me

il trauma.


Sono arrivata a casa piangendo, con flashbacks della serata e dei miei dolori passati. Orribile.


Ad un certo punto, Kilian mi contatta, sentendosi responsabile, come leader del gruppo, di ciò che era successo in sua assenza. Era stato molto gentile.

Convinta da tutti, ci incontrammo di nuovo con il gruppo e così conobbi di persona anche lui. Kilian sembrava non guardarmi e, per via della mia paura, era una cosa che apprezzavo molto.


Da lì, siccome avevo ignorato altre bandiere rosse, iniziai ad andare a pezzi.

Finì per allontanarmi, non volevo più nessuno che mi si avvicinasse.

Figurati un compagno, nonostante la speranza per il futuro, piangevo a Dio perché non riuscivo a gestire le cose.

Con calma, Kilian mi disse che lui era lì per me se avessi avuto bisogno. Gli spiegai la mia situazione e che non volevo più fare parte del gruppo. Lui aspettò qualche tempo, prima di ricontattarmi ancora per sentire come stavo. Era una cosa bella perché sentivo che era genuinamente interessato a come stavo, li veniva dal cuore.


Iniziammo così a parlare al telefono e a conoscerci meglio.

Mi piaceva molto ciò che diceva, era maturo, intelligente e aveva citato la donna secondo Roberto Benigni, il quale eveva preso ispirazione dalla Bibbia. :)

Mi stavo innamorando.


Un giorno Kilian passò a casa mia e suonò il campanello.


Voleva darmi il suo regalo di Natale, ma io non ero in casa. Lo invitai così a cena e per Natale, mi regaló una rosa, quella della Bella e la Bestia, spiegandomi perché mi vedeva come la rosa. Era stato un gesto molto gentile e un pensiero molto profondo.

Iniziammo così a vederci di persona più spesso.


Lui manteneva le distanze, zero contatto fisico e non mi guardava mai negli occhi all'inizio, solo dopo un pò che eravamo dentro alla conversazione. Ciò mi faceva sentire a mio agio e finì per innamorarmi sempre di più. :)


Cercavo di capire se anche lui provasse lo stesso per me, ma non ne ero sicura perché, nonostante tutto il tempo che mi dedicava, ribadiva a voce che, quando gli e lo chiedevano i familiari, per lui ero solo un'amica. Però pregando al Signore, una mattina mi svegliai con la forte sensazione di dover riguardare le prophy che una mia amica ed io chiedevamo al Signore sui futuri patner. Iniziai a scrivere su un foglio a parte tutte le cose che leggevo e mi ricordavano lui: l'iniziale del nome, hobby, famiglia,... e rimasi sorpresa, ma l'ulteriore conferma era celata nel suo regalo di Natale: il Signore ce lo aveva mostrato tempo prima.


Dovete sapere che io amo la Disney, ma la Bella e la Bestia non è una delle mie storie preferite perciò sono sicura che Kilian non mi aveva sentito nominarla, né tanto meno l'aveva vista a casa mia (dove però vedeva diverse cose su Aladdin e una tazza della Sirenetta). Però la conferma veniva proprio da questo regalo in quanto in una profezia chiesta al Signore, aveva mostrato una scena natalizia nella quale il mio patner aveva la rosa della Bella e la Bestia (prima pensavamo fosse una metafora) e che lui descriveva me come fossi la rosa.


Cioè, no coincidenze, sì Dio-incidenze! =)


Quindi arrivò il giorno dove gli dissi i miei sentimenti, inviandogli una canzone insieme ad una spiegazione. Per me era chiarissimo, ma per il mio tesorino bello e i familiari con cui lo aveva condiviso... no.

Ci incontrammo per parlarne, gli spiegai meglio i miei sentimenti e lui mi disse che aveva ascoltato tutto il giorno la canzone nella speranza che anche io lo ricambiassi! Bellissimo. :)


Trauma guarito dall'Amore

Lui, dolcemente, nel mio rispetto, non osava iniziare il contatto fisico, nemmeno tenersi per mano, quindi lo feci io e fu tenerissimo. Rispettava e rispetta a pieno il mio consenso.

Vi ricordate il "tocco" che il Signore mi mostrava in sogni e visioni? Ebbene, dopo 3 anni di relazione, posso confermare che è vero, c'é stato dall'inizio e continua ad esserci: mi accarezza con amore, ricordandomi che sono preziosa per lui e così anche per il Signore. :)


Ci sono state delle situazioni dove, per forza di cose, sono stata messa a confronto con i miei traumi. I primi 2-3 mesi in particolare, avevo diversi attacchi di panico e incubi dove invece di vedere il mio dolce amore, vedevo quell'altro. Però, parlandone insieme, pregando entrambi al riguardo e con l'amore, il peggio è passato.

Ora non ho più quei flashback. Mi capita ancora, per strada, di avere paura di incrociare quella persona, ma confido che Dio mi darà vittoria anche su questo.

Perché, con l'autista del bus di cui vi parlavo, che mi aveva spaventato, prima quando lo vedevo piangevo dalla paura ma, dopo aver ascoltato degli audio di ragazze cristiane guarite da traumi del genere, ho iniziato a provare rabbia verso quest'uomo (uno degli step verso la guarigione). Perciò confido che arriverà anche il momento dove camminerò tranquilla.


Nel frattempo ringrazio Dio perché mi ha dato più di quanto speravo. Infatti, un mio piccolo desiderio nel cassetto, al quale però avevo ormai messo una pietra sopra, era che il mio ragazzo mi prendesse in braccio e Dio lo sa, io non gli e l'ho chiesto al mio amore e lui lo ha fatto, riempiendomi di grande gioia.


Perciò condivido con te questa testimonianza, oggi: non importa quanto pensi di essere in frantumi oppure la paura che hai dei ragazzi. Come il mio romantico papà mi aveva scritto una volta: l'amore trova sempre la strada per stare insieme. Inoltre, hai Dio dalla tua parte!

Sei la Sua Preziosa figlia e Lui gioisce nel darti buoni doni, nei quali vivere in modo nuovo il Suo amore. Hai Valore e sei Importante: il meglio deve ancora arrivare! :)


Ogni cosa a suo tempo, il tuo principe è già in cammino, continua a sperare e vedrai la bontà del Signore sulla terra dei viventi! (Salmo 27:13) :) Habacuc 2:3 "poiché è una visione per un tempo già fissato; ella s'affretta verso la fine, e non mentirà; se tarda, spettala; poiché per certo verrà; non tarderà". <3



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